In questo mese si sarebbero dovuti svolgere gli Europei di calcio dove tutti noi ci sentiamo italiani, senza discriminazioni e senza differenze di alcun genere. Sarebbe, perché il Covid_19, ha posticipato questo evento patriottico tanto atteso. Il gioco del calcio, come tanti altri sport permette di unificare, di aggregare. Come sport di squadra, ha diverse peculiarità come la cooperazione, la competizione, la competitività che se gestita in maniera idonea, ha la possibilità di far dare il meglio di sé ad ogni giocatore.
Le attività ludiche basate sulla cooperazione sono caratterizzate dal perseguimento di obiettivi comuni, dalla coordinazione delle azioni personali determinate da accordi presi insieme, dal rispetto delle regole prestabilite e, all’occorrenza, adattate all’uso comune delle risorse. La cooperazione pone l’accento sulla ricerca di soluzioni o sull’esecuzione di un compito.
La competizione è un fenomeno presente in ogni contesto sociale: è definita come la pressione a raggiungere un certo obiettivo/risultato, che un individuo sviluppa verso altri individui, che ritiene al suo stesso livello di preparazione fisica, tecnica, cognitiva o conoscitiva.
La competitività,invece, è la tendenza individuale a impegnarsi a fare del proprio meglio per prevalere sugli altri;in poche parole, lo sforzo che l’atleta fa per vincere ma che non necessariamente si sviluppa in ogni atleta in ugual misura. Posto che per gli atleti è fondamentale essere competitivi è bene ricordare che altre due dimensioni specifiche della loro personalità, che possono influenzare la loro competitività, sono: l’orientamento al compito e l’orientamento alla vittoria. Il primo indica la volontà di migliorarsi e di migliorare le proprie prestazioni, indipendentemente dalla vittoria; il secondo invece indica la volontà assoluta di primeggiare sugli altri. Ovviamente questi aspetti sono presenti in misura differente nei diversi atleti e potremmo dire che un insieme di competitività, ovvero impegno a dare il massimo, orientamento al compito, ovvero volontà di miglioramento delle proprie prestazioni e orientamento alla vittoria da origine alla prestazione perfetta, non irraggiungibile ma sicuramente privilegio di pochi campioni.
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